Il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, svelando al mondo gli orrori del regime nazista. Ottant’anni dopo, questa data resta un monito universale contro l’odio e la discriminazione. Oggi, una mega-cerimonia ad Auschwitz ricorda le vittime della Shoah, con la partecipazione di leader mondiali, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come riportato dall’Ansa, il focus è mantenere viva la memoria per evitare che tragedie simili si ripetano.
Mattarella: “Il mondo non vuole dimenticare”
Il Presidente Mattarella, già presente ad Auschwitz nell’aprile 2023 per la “Marcia dei Vivi”, ha ribadito l’importanza di trasmettere il ricordo alle nuove generazioni. Come sottolineato dall’Ansa, Mattarella ha deciso di posticipare la cerimonia del “Giorno della Memoria” al Quirinale per essere presente in Polonia. La sua partecipazione, insieme a delegazioni di tutto il mondo, rappresenta un impegno concreto per mantenere viva la consapevolezza sull’orrore della Shoah.
Nel suo discorso, Mattarella ha richiamato l’attenzione sulla complicità dei regimi fascisti europei nei crimini contro gli ebrei. Ha inoltre ammonito sui pericoli attuali rappresentati dall’odio e dall’antisemitismo, fenomeni che richiedono un impegno collettivo per essere contrastati.
Le parole di Giorgia Meloni e Antonio Tajani
Anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha diffuso un messaggio significativo. Come riportato dall’Ansa, Meloni ha definito la Shoah una tragedia di dimensioni uniche nella storia, evidenziando la complicità del regime fascista italiano nelle deportazioni. Ha sottolineato l’importanza di ricordare per evitare che l’orrore si ripeta.
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito che la lotta all’antisemitismo è una priorità per il governo italiano. Tajani ha annunciato il rafforzamento della strategia nazionale per contrastare episodi di odio e ha sottolineato l’importanza di educare le giovani generazioni, iniziando dalle scuole primarie.
L’antisemitismo oggi: un pericolo crescente
Secondo il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, citato dall’Ansa, l’antisemitismo sta crescendo a livello globale, alimentato dalle stesse bugie e dall’odio che permisero il genocidio nazista. Guterres ha invitato a condannare con fermezza ogni forma di discriminazione e a difendere i diritti umani.
In Italia, il vicepremier Matteo Salvini ha denunciato la presenza di un nuovo antisemitismo, mascherato da critiche a Israele, e ha sollecitato le istituzioni a intervenire con determinazione per punire chi incita all’odio e alla violenza contro gli ebrei.
Una commemorazione globale
Come evidenziato dall’Ansa, la cerimonia di oggi ad Auschwitz vede la partecipazione di numerosi leader internazionali, tra cui il Presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Assente la delegazione russa, un fatto che sottolinea le tensioni geopolitiche attuali.
Papa Francesco, in un messaggio riportato dall’Ansa, ha ribadito l’importanza di non dimenticare e ha lanciato un appello per debellare ogni forma di antisemitismo e discriminazione religiosa.
L’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz è un momento di riflessione profonda per l’umanità. Come riportato dall’Ansa, il ricordo dell’orrore nazista e della Shoah non è solo un dovere morale, ma una responsabilità collettiva per prevenire il ritorno dell’odio e della discriminazione. Le parole e le azioni di leader come Mattarella, Meloni e Tajani ci ricordano che il passato deve essere una lezione per costruire un futuro basato sulla dignità e sui diritti umani.